Come percepiscono il ruolo del CAUZIONISTA i clienti e/o gli intermediari non specializzati? Un risolutore di problemi od anche un professionista competente?

Partiamo col dare una definizione: CAUZIONISTA è il soggetto specializzato nella gestione di rischi assicurativi del ramo 15, dotato di competenze giuridiche ed economiche che gli consentono di trattare una esigenza fidejussoria/cauzionale in modo professionale.

Fino a qualche anno fa, c’era la tendenza ad arrogarsi della qualifica di "CAUZIONISTA" semplicemente perché si distribuivano fidejussioni e non perché si possedevano le qualifiche tecniche di tale professione. Si vedevano girare soggetti con fogli di carta colorata che, per il sol fatto che avevano il titolo di fidejussione, sembravano attribuire loro il titolo di CAUZIONISTA ad honorem. Mi riferisco alla distribuzione di pseudo-fidejussioni sfornate da soggetti non abilitati (soprattutto del mondo finanziario) che, in certi momenti storici, hanno partorito pletore di soggetti dequalificati. Ed oggi, cosa succede?

L’attuale sistema sembra orientarsi ad altro e più sereno orizzonte: da un lato, la riforma del titolo V del TUB e, dall’altro, gli stringenti controlli delle autorità di vigilanza, hanno ridotto lo “spaccio di fidejussioni (ballerine)” con la conseguente estinzione degli untori del mestiere. La direzione sembra essere quella di un lento, ma graduale recupero reputazionale dell'intero settore delle cauzioni.

Il CAUZIONISTA non è solo colui che consegna una garanzia o un risolutore di problemi come il signor WOLF di Pulp Fiction: il CAUZIONISTA è un professionista dotato di elevate competenze tecniche dei rischi del ramo 15, con buona preparazione giuridica ed elevate cognizioni in ambito di analisi economico-finanziaria. Il tempo dei signor WOLF è terminato e, come per molti gli altri rami, anche quello cauzioni si sta ritagliando il suo ambito di nicchia, all'interno del quale opereranno solo professionisti credibili.